La richiesta
Nei giorni scorsi molti gestori di siti-web hanno ricevuto una email inviata da un certo “Federico Leva”, con oggetto: “Uso illegittimo di Google Analytics: richiesta di rimozione ex art. 17 GDPR“.
Ecco il testo della mail:
” Spettabile titolare del trattamento dei dati personali, spettabile responsabile della protezione dei dati,
Vi scrivo in quanto utente del sito (VOSTRO SITO) per richiedere la rimozione dei miei dati personali, in forza dell’art. 17 (“Diritto alla cancellazione”) del regolamento UE 2016/679. Vogliate cortesemente rispondere entro 31 giorni dalla ricezione della presente per confermare l’ottemperanza, come precisato di seguito.
Il vostro sito incorpora Google Analytics, che provvede a trasferire i dati personali di tutti i vostri visitatori a Google negli USA. Con provvedimento del 9 giugno 2022 (9782890), ciò è stato dichiarato illegittimo dall’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, come annunciato nel comunicato stampa “Google: Garante privacy stop all’uso degli Analytics. Dati trasferiti negli Usa senza adeguate garanzie ”.
Il Garante «invita tutti i titolari del trattamento a verificare la conformità delle modalità di utilizzo di cookie e altri strumenti di tracciamento utilizzati sui propri siti web, con particolare attenzione a Google Analytics e ad altri servizi analoghi, con la normativa in materia di protezione dei dati personali», e fissa un termine di 90 giorni passati i quali procederà a ulteriori verifiche. ”
Federico ci avvisa che il nostro sito web utilizza Google Analytics (GA), in quanto utente ci invita a rimuovere i suoi dati personali.
Ci ricorda inoltre il provvedimento di pochi giorni fa del Garante per la protezione dei dati che ha dichiarato illecita l’implementazione di Google Analytics .
Quest’ultimo (GA), non rispetterebbe le norme per la privacy sulla protezione dei dati, in quanto trasferisce i dati negli Stati Uniti; la legislazione americana non offre garanzie ai diritti degli interessati europei.
Come gestire la richiesta?
Quella di Federico Leva è una richiesta legittima, qualsiasi utente ha diritto di richiedere la cancellazione dei propri dati e di non essere monitorato.
In un’intervista su YouTube, Federico spiega che il motivo del suo gesto è di carattere puramente informativo; il suo scopo era quello di mettere a conoscenza le persone dei loro diritti. Insomma si tratta di un gesto forte per sensibilizzare responsabili e gestori dei siti web circa il trattamento dei dati personali degli utenti.
Malgrado ciò, il nostro consiglio è di rispondere alla mail ed ottemperare alla richiesta confermando di averla preso in carico e di essere disponibili alla gestione a tutela dei suoi diritti.
Per quanto concerne gli sviluppi futuri, al momento c’è molta incertezza e confusione in merito. Se hai dubbi oppure vuoi semplicemente restare aggiornato, contattaci per una consulenza, il nostro team di esperti è a tua disposizione.